MICHELA ZURLO ENTRA NEL COMITATO REGIONALE FIS TOSCANA

 

Si sono svolte sabato 9 novembre presso Grand Hotel Villa Cappugi di Pistoia le elezioni per il Comitato regionale Federscherma Toscana che hanno visto la riconferma di Domenico Cassina alla presidenza. Le elezioni hanno decretato anche la nomina di Michela Zurlo come consigliere, un risultato molto importante per la nostra realtà, abbiamo parlato con Michela di questo, della scherma e del suo futuro.

 

Ciao Michela, hai ottenuto una carica importante, da dove nasce l’interesse alla candidatura? 

“Nasce dal voler portare il mio contributo al movimento della scherma Toscana,
nasce dalla passione per la Scherma che mi accompagna fin da bambina e che si è alimentata day by day grazie alla frequentazione costante del mondo al quale sono profondamente legata. La scherma ha saputo darmi tanto da un punto di vista sportivo e formativo, un percorso che sto continuando ad alimentare anche grazie alla tradizione familiare.”

Quali sono gli aspetti positivi del movimento e quali i negativi?

“Gli aspetti positivi sono infiniti;
Oltre a quelli scontati legati a disciplina, rispetto delle regole e degli avversari, condivisione di luoghi, spazi e tempi, quelli che per me sono propri quasi “in esclusiva” del nostro sport; sono quelli legati all’autonomia che acquisisce uno schermitore fin dai primi momenti.
Essendo uno sport complesso anche nell’abbigliamento, il bambino impara (a meno che non ci siano eccessive premure dei genitori) a gestire il suo “armamentario”, a provvedere alla gestione del momento gara e a girare regione e nazione confrontandosi con colleghi d’età di tutta Italia.
Tra gli aspetti migliorabili c’è sicuramente la divulgazione;
Dobbiamo far uscire la Scherma dai palazzetti per farla conoscere il più possibile.
Ovviamente la Scherma non si pratica all’aria aperta, e non può essere snaturata nel suo profondo, ma noi “addetti ai lavori” possiamo e dobbiamo creare eventi e manifestazioni che coinvolgano la popolazione nelle piazze, nei teatri, nei cinema e ovunque si possa generare pubblico.”

Come pensi che la scherma debba porsi all’interno del movimento sport in generale?

“Abbiamo più volte sentito dire che la Scherma è il bancomat per le medaglie alle olimpiadi, e così è stato in passato e nel presente anche se con meno preponderanza, pertanto all’interno dello sport dilettantistico (orribile definizione … ma tant’è…) la Scherma è una regina di cuori.
Purtroppo i numeri dei praticanti non  consentono alla scherma di prendere i palcoscenici, sia televisivi che giornalistici che vengono invece riservati ad altre discipline.
Le nostre gare, fatta eccezione di quelle a 5 cerchi, rimangono nei trafiletti delle testate sportive e nemmeno menzionate nelle trasmissioni.
“Dura lex sed lex.”

Un’ultima domanda: puoi descrivere il tuo rapporto con la scherma?

“Amore puro, In tutti i sensi.
Sono stata atleta (o pensavo di essere tale) per quasi 18 anni, arbitro per una decina, mamma di atleta ancora oggi, moglie di un ex atleta, ex arbitro e soprattutto nuora di uno delle personalità più importanti del panorama nazionale e internazionale, colui dal quale ho imparato l’amore per questo sport in tutte le sue sfaccettature e da tutti i punti di vista, anche quelli più scomodi e meno convenzionali.”

Grazie mille a Michela per la sua disponibilità, siamo sicuri che grazie alle sue capacità e alla forte passione nei confronti della scherma, il suo sarà un impegno concreto a beneficio di tutto il movimento. Da parte del Circolo Scherma Navacchio un grande in bocca al lupo e ancora congratulazioni per il risultato ottenuto.

 

Lodovico Meini